Gli ultimi mesi dell'anno sono stati intensamente e disastrosamente vissuti tra svezia e italia, più qualche conferenza qua e la.
ho a metà un post riassuntivo datato dicembre che inizia col gelato di fichi che ho fatto a settembre, tanto per dare un'idea. il gelato era buono, tra l'altro.
poi ci sono state marmellate di mele a quintali, col fatto che a uppsala è pieno di alberi di mele lasciati liberi di pascolare.
poi ci sono stati esperimenti in cucina con beppe.
poi i face paintings di halloween.
poi le torte di compleanno con elisa.
poi i classici esperimenti natalizi, tra disegni, regali fatti a mano e torte. manco a dirlo.
poi ho preso un anno di vacanza e mi sono trasferita in australia con un visto work and holiday.
esperimento grosso questo.
mi do un anno per provare a fare tutto quello che mi viene in mente e magari trovare un'alternativa al dottorato, tanto per gradire.
provare ad essere qualcosa di diverso.
fare quello che voglio, non quello che devo.
il che potrebbe sembrare una roba facile, ma per quel che mi riguarda sapere ciò che voglio è un'annosa e problematica questione.
esperimenti nell'esperimento.
e nel frattempo mi giro un po' di mondo, già che ci sono.
per tornare alle questioni pratiche, siccome so di essere stata pessima nel tenere aggiornata l'altra metà del mondo, tra ritardi di settimane nel rispondere e risposte comunque poco esaustive, l'idea sarebbe di vincere la pigrizia e aggiornare almeno esperimenti e disastri, che poi sono la parte interessante della faccenda.
se qualcuno volesse gnus più dettagliate può scrivermi in ogni momento, ma vale la regola dello scambio di notizie: ad una mail del tipo "ciao ari come va?" il massimo della risposta è "tutto bene". se non mi dite che combinate non vale.
Ora, siccome sono a Melbourne da due mesi, mi sembra di viverci da quattro tante sono le cose che ho fatto nel frattempo, e continuo ad essere irrimediabilmente pigra, dirò solo che:
conto di partire per un giro della east coast a Pasqua, giro del quale non ho ancora deciso nulla.
nel frattempo ho in ballo qualche attività qui, tra cui face painting e progettazione di ulteriori giri nei dintorni.
mi spiace un po' partire: a Melbourne si sta bene, ma faccio sempre in tempo a tornarci.
a questo riguardo approfitto del fatto di aver scritto una mail lunga come i promessi sposi qualche tempo fa, che copio e incollo parzialmente, tanto per dare un'idea di cosa stia combinando:
"rieccomi!
non so da che parte iniziare quindi inizio dal presente!
so
che potresti uccidermi, ma sono spalmata sul divano di casa in abbiocco
postprandiale (ho pranzato alle 4) ma nonostante il sonno ho deciso che
forse era ora di scriverti. forse.
e' che un po' son sempre a fare cose, un po' mi sto disintossicando
dal computer e preferisco farmi una pennica piuttosto che aprire
internet. sicuramente se avessi miciabook sarebbe diverso, miciapad (il tablet) e'
ottima per leggere ma scomodissima per scrivere. e io sono notoriamente
pigra. cosi' pigra che nemmeno scrivo regolarmente con carta e penna
quello che mi succede, non sto disegnando quanto avrei voluto e nemmeno
leggendo. il che e' strano per me ma lo prendo come un periodo cosi'.
per il resto lavoro in pasticceria lunedi' e venerdi' fissi e
questa settimana e la prossima mi hanno dato piu' turni perche' c'e'
gente in vacanza. ma non ti eccitare troppo, lavoro nello shop, alla
cucina non mi hanno ancora lasciata avvicinare..e contando che lunedi'
sera ho rovesciato x sbaglio mezzo vassoio di panini posso continuare a
sognare! pero' gli sta bene, stamattina sono andata li alle 9 e mi hanno
rimandata a casa dicendo ops scusa abbiamo fatto confusione coi turni.
ma vaff. risultato sono andata a fare la spesa, tornata a casa, che per
la cronaca sta a un'ora di bici dal negozio, fatto le pulizie, depilata,
addominali, lavato e grattato 2 tavoli che voglio mettere a posto,
doccia, pranzo e mo collasso. anche perche' ci son 35 gradi. sticazzi.
a questo proposito, saltando di palo in frasca, a melbourne la
gente quando vuole liberarsi di qualcosa la lascia in strada davanti a
casa e tu puoi raccattarla. in codesto modo ad oggi ho recuperato:
2 tavoli pieghevoli che non vedo l'ora di ridipingere, un ventilatore,
molto utile, una lampada che voglio addobbare in qualche modo, vestiti
di vario genere e stile, due dvd dei foo fighters, una cassetta degli
attrezzi, libri vari, tazze giapponesi e sa il cielo cos'altro! immagino
non riportero' tutto in italia ma un paio di vestitini e magliette sono
carini, il resto lo lascio qui a gente varia o a casa.
casa. vivo in una villetta a due piani con backyard piccino e
garage. il garage e' super incasinato, nel backyard la mia coinquilina
pianta semi di tutte le piante del mondo e le vengono pure su bene, io
ci ho piazzato il basilico giusto stamattina. la casa e' enorme,
bohemiennamente incasinata e un po' meno bohemiennamente trasandata..non
quel trasandato brutto e squallido, e' forse un po' sporchina, ecco.
diciamo che la cucina e' ok, il pavimento lo spazziamo ma il mocio
vileda e' disperso da tempo immemore. il bagno l'ho pulito oggi perche'
iniziava decisamente a urtarmi ma il pavimento l'ho ignorato ed e'
ancora coperto di capelli e brillantini (la parentesi flatmate la apro
tra un attimo), in compenso abbiamo una doccia larghissima e una vasca
idromassaggio che prima o poi provero'. la mia stanza al momento e'
inavvicinabile causa 327 gradi di temperatura, e a parte questo
dettaglio e' bellina, i tre mobili che ci sono dentro sono di legno e le
pareti azzurre. il letto sono due materassi da 1 pz e 1/2 sovrapposti
che ingentilisco con lenzuola nere, e c'e' un delizioso trespolo ikea
dove appendo cose che mi ricorda tanto casa filippini. finestre a
ghigliottina che apprezzo per la suddetta bohemiennitudine per quanto
talvolta mi provochino qualche bestemmia creativa. piu' o meno tutte le
volte che cerco di aprirle o chiuderle, per essere piu' precisi. l'unica roba brutta
e' la moquette, ma ignoro. il mio concetto di pulito si sta
rivelando molto flessibile.
capitolo flatmate. vivo con Catarina, portoghese, phd in un centro
di biomedicina, che si sveglia alle 6 una volta a settimana per andare a
fare kayak sul fiume, e la sua fidanzata Josie, nata, manco a dirlo, a
Uppsala che al momento non fa un cazzo. sono stupende, tutte hippie-eco-evviva l'amore. ascoltano tecno-psy-trans-boh pesante e vanno a supermegafestival nei
boschi dove la gente si vuole bene, fuma canne, di giorno fa gruppi di
reiki, meditazione e body painting, si cosparge di glitter (spiegato il
tappeto di glitter in bagno e perche' tutte le volte che mi sdraio sul
divano ne esco che sembro una palla da discoteca) e poi si fa di acidi e balla musicaccia
tutta la notte. folle. a meta' marzo ci vado anch'io, giusto per
provare. al momento manco a dirlo we get along very well.
altra gente. sto uscendo un sacco come avrai capito. qui al mio
arrivo ho ereditato automaticamente tutti gli amici di andrea che sono
stati carinissimi e mi hanno sempre inclusa nelle loro feste e serate,
col risultato che ho conosciuto un sacco di gente e tutt'ora faccio
fatica a ricordare i nomi. manco a dirlo e' pieno di italiani, parecchi
ricercatori, ma tu pensa. in generale pero' la gente qui e' super
amichevole e se fai due chiacchere una sera (magari pure sbronzo) e'
facile che il giorno dopo trovi la richiesta di amicizia su fb e
l'invito a qualche party, a volte di amici di amici di amici, ma alla
fine chissene se non conosci nessuno:fai amicizia li. il tutto aiutato
dal fatto che a melbourne c'e' sempre qualcosa da fare, eventi
culturali, cinema all'aperto, feste varie, serate di musica dal vivo nei
locali. e ci sono piu' locali che persone, e' incredibile! e sono tutti
bellini! quando passi su una main street ti rendi conto che se dovessi
scegliere dove cenare/bere qualcosa solo per l'aspetto del posto non
saresti in grado. a meno che per due cose: l'happy hour e il rooftop.
happy hour tipicamente 5-7,semplicemente l'alcol costa meno, ovvero ha
un prezzo ragionevole. i rooftop sono bar che hanno un tetto a
disposizione e ci mettono dei tavoli. e' indubbiamente una cosa stilosa e
poi ci sono rooftops da cui hai delle viste stupende, soprattutto al
tramonto.
la parentesi melbourne e' lunga e complicata da aprire, melb
e' un po' come berlino, ha mille facce e potrei stare a scrivere altre
tre ore, forse quattro. per riassumere in pochi punti:
il terzo giorno che ero qui, e non avevo ancora visto quasi nulla,
ho pensato che non ero poi cosi' sorpresa de fatto che la gente
arrivi in australia e poi non se ne voglia piu' andare. sensazione a
pelle.
dopo un mese che sono qui non l'ho ancora vista tutta, ma me la
prendo comoda. non ho voglia di fare la turista, prima o poi mi
capitera' di andare in un quartiere per qualche motivo e lo vedro'. e
comunque anche i posti in cui sono gia' stata non finisco mai di
scoprirli. secondo me uno puo' vivere a melbourne 1 anno e non andare 2
volte nello stesso locale.
ieri sera sono andata a sentire tchaikovskij al sydney mayer
stadium: una struttura superfiga che ospita un palco e spalti e da su
una collina dove ci siamo seduti con altre non so quante persone e
abbiamo fatto pic nic ascoltando il concerto. gratis.
piu' di una volta ho pensato che se potessi prendere il contenuto
di milano, le persone a cui tengo, la mia vita che avevo li prima della
svezia, e portare tutto qui sarebbe perfetto. e anche le persone
teletrasportate secondo me sarebbero felici :) anche tu tata mia!
andremmo al convento di abbotsford almeno due volte a settimana a
mangiare vegetariano alla mensa a offerta libera,metteremmo i piedini
nell'erba e torneremmo in pace con l'universo.
ci sono cose e posti che non so cosa darei per poterle condividere con te e poche altre persone speciali.
a fine marzo vorrei andare a sidney e poi in queensland, e a nord e sa
il cielo dove a vedere la fichissima australia. ho un po' di inerzia a
riguardo visto che sto creando legami qui, ma mi sentirei stronza se non
vedessi nulla e rimanessi a melbourne tutto il tempo. e poi potrei
tornare qui per l'inverno e magari trovare un lavoro vero. ci sono
giorni in cui penso che potrei applicare in banca col mio cv vero e
farmi sponsorizzare per restare, giorni in cui voglio andare a vivere a
torino e fare un corso di cioccolateria e pasticceria, per poi tornare
qui a lavorare, giorni che voglio finire il phd e giorni in cui l'idea
di tornare a far ricerca, meeting, talks e congressi in cui a nessuno
frega un cazzo degli altri ma solo di sproloquiare sul proprio lavoro da un palco mi fa venire il
vomito. giorni in cui vorrei tornare a milano a fare sa dio cosa, giorni
in cui vorrei tornare a uppsala. li lo so a fare cosa ma forse non è una buona idea.
detto questo avrei altre mille cose ma sono in
ritardo di nuovo. ho amici a cena e il pollo al curry sta ancora a
scorrazzare in giardino con tutte le sue penne"
olè!
correderò il tutto col link all'album di facebook in cui ho messo un po' di foto di vita a Melbourne (dovrebbe essere pubblico).
dalla mail è passato un po' di tempo e nel frattempo sono stata con paolo a fare un trekking di tre giorni nel Wilsons promontory (ecco un po' di foto fichissime) conclusosi con giro in winery. perfetto.
poi in un road trip sulla great ocean road con tre ventenni raccattati tramite un sito di annunci di compagni di viaggio che avevano in comune un'inspiegabile passione per la musica commerciale quella bella, tipo justin bieber. e il fatto di essere ventenni ovviamente. la great ocean road è uno spettacolo (altre foto fichissime), ma l'esperimento "trova travel buddies online" è da rivedere a livello di selezione all'ingresso, mettiamola così.
infine questo week end sono stata al Maitreya festival. questo esperimento, oltre al link a un po' di foto improbabili, merita qualche parola in più data la disastrosità dell'evento.
esperimento partito male, con una gomma a terra in mezzo a una strada senza mezzo albero alle 4 del pomeriggio e con 40 gradi, e continuato peggio, visto che il luogo del festival era un a distesa di sabbia, ufficialmente lago ma prosciugato, nel mezzo del nulla, infestato da mosche e gente in trip da lsd. tutti insieme, mosche e fattoni, a buttarsi colori addosso e ballare in mezzo alla sabbia al ritmo di questa psy-trans-nonsocosa che è andata in loop per tre giorni di fila, a sorridersi e abbracciarsi ed essere felici di tutto l'amore che stavano condividendo, ognuno disperso nel proprio personale paese di unicorni e ippopotami volanti. mah. forse questo può dare una vaga idea, ma vaga vaga eh
io so solo che dopo la prima notte rumorosamente insonne volevo uccidere tutti, altro che amore e sticazzi il bodypainting.
in overdose da rumore molesto, sabato sera ho barcollato verso l'area dei workshop, attratta da un'annuncio di meditazione guidata che speravo potesse far luce sull'origine dell'idea di merda che mi aveva portata in quel particolare girone dantesco, ho trovato gli hippie veri.
panteisti amanti di yoga, reiki e meditazione, che si limitano alle canne e sono pertanto ancora in grado di comunicare in modo sensato, che si siedono in tondo, bevono tisane e suonano la chitarra. che quando li guardi negli occhi ti accorgi che sono li e non nel mondo dei puffi.
mi fanno quasi invidia perchè forse sono felici per davvero.
comunque poi è andato tutto bene, e quando sono arrivata a casa sono stata un'ora in doccia, tanto per festeggiare.