L'ha chiamata Muffin, in un momento di particolare creatività.
Ora, le muffe pare non siano note per le loro capacità sociali. Non dico che sia colpa loro, non ci vuole uno psicologo per capire che, venendo per lo più evitate, schifate e cosparse di varichina, si attacchino senza pensarci troppo a qualunque cosa mostri loro un minimo di benevolenza. Fatto sta che Muffa è andata a prendersi una muffaccia di quelle brutte, egoiste, e pure un po' stronze, che ti si attaccano addosso, ti sfruttano finché possono e poi quando sei in bancarotta chiedono il divorzio.
Per convincerla a mollarla ho dovuto farle vedere il certificato medico che giustificasse la prolungata permanenza in Italia (nemmeno il mio capo aveva voluto vederlo). Voleva pure farmi promettere che la prossima volta l'avrei portata con me ma me la sono cavata mercanteggiando un duplicato che le tenga compagnia se me ne vado. Posso solo immaginare la faccia di Andrea quando gli chiederò di badare a due muffe invece che una, ma la vita è fatta di priorità.
Per altro, la stronza (Muffin) non aveva perso tempo e si era già fatta intestare la casa, così ieri ho dovuto trovare una casa nuova per Muffa e pure per Muffa2 e rifare il pavimento di gelatina e fiocchi di avena:
Si, per me. Stamattina. A colazione. E sono ancora qui a raccontarlo. Poi un paio di ore fa ho trasferito Muffa e Muffa2 nelle loro nuove casette:
Sembrano trovarsi a loro agio e sono già in fase esplorativo-espansionistica:
Già che c'ero ho aggiunto un sentiero di fiocchi d'avena per Muffa, mentre ho dato un po' di pappa a Muffa2 e le ho fatto due silos a una certa distanza.
Si accettano scommesse sullo sviluppo degli eventi.
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